Sono le 21,38 di domenica, sarebbero le 20,38 con l'ora solare, e torno adesso dai seggi. Discreto l'afflusso nei plessi Ludovico Ariosto, Cairoli, Tacito e Talete. Discreto ma non da paese che è chiamato ad eleggere i propri rappresentanti a livello regionale. E non rincuora il dato che al momento ci dice che il XVII Municipio per ora è il posto dove c'è stato maggiore afflusso alle urne a Roma.
Abbiamo il dovere, nonostante il poter votare sia un diritto, di andare a scegliere i nostri politici locali. Non esercitare un diritto così, forse il principe di tutti i diritti, un diritto per cui si è tanto lottato nel corso della nostra storia, è un errore grave, è una mancanza della quale poi non ci si può poi lamentare.
Tutto a mio parere può essere riassumibile in questa frase che vi regalo esortando tutti ad andare, domani, a votare:
" Non andare a votare è come lasciare a scegliere agli altri, magari a poco, cosa sarà della mia vita, o quantomeno, cosa e chi deciderà e influirà sulla mia vita".
Cons. Fabio De Benedictis
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